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Cultura/Ricette
Autore:Administrator
Carote Sedano Cipolle 150grammi totali 1 spicchio d'aglio 1 foglia di salvia 1 foglia di rosmarino gr 150 di carne macinata di manzo gr.20 di funghi spugnati vino rosso 1,5kg di pelati Fare un fondo di carote, sedano, cipolle, aglio, salvia e rosmarino fare rosolare in un tegame con olio extra vergine di oliva. Nel frattempo in una padella nera, o antiaderente, fare rosolare a fuoco vivo la carne macinata di manzo. Quando questa sarà ben dorata versatela nella miropoix di verdure con aggiunta dei funghi spugnati. Far rosolare e bagnare con vino rosso corposo. Lasciare evaporare e aggiungere i pelati passati. Aggiustare di sale e lasciar cuocere per 30 minuti. Ottima per lasagne al forno, canelloni e pasta corta. Dosi per 8 persone Nicochef"
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3190 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Dialetto
Autore:Administrator
Un tranquillo pomeriggio, nel bar di Marco d'Napulion, 'n "Savrudin", alcuni avventori giocavano a carte in mezzo a una nuvola di fumo. Selico, Babuina. Paraquì, Gineto, Gaultiero probabil- mente erano del gruppo, litigavano e si mandavano a quel paese ogni qualvolta le carte glielo permettevano... una giornata noiosa. Marco guarda i suoi clienti mentre giocano, ma il suo pensiero costante è quella bottiglia lassù in alto, quella che dopo tanto tempo è ancora da stappare. E il ricordo corre a quel giorno d'inverno; credendo di essere solo dentro il bar, il grembiule, come sempre arrotolato e infilato da una parte nella cintola, le braccia appoggiate alla macchina del caffè, gli occhi in alto a guardare quella bottiglia ingrata, aveva esclamato ad alta voce: - "S'al fuss per tè a magn'rè". La notizia che Marco parlava con le bottiglie (piene) fece il giro del paese in men che non si dica. Fu risvegliato dai suoi pensieri da una voce "fòresta", e gli sembrò che gli stesse chiedendo una informazione, guardò in faccia colui che tanto aveva osato e gli chiese di ripetere. - Le stavo chiedendo se conosce la signora Ida Braida, è tutto il pomeriggio che sto chiedendo ma nessuno mi sa dire dove abita. Il paese non è poi così grosso come è possibile che nessuno la conosca ? Marco rispose che in effetti anche lui non conosceva questa signora e che ad Avenza era molto usato il soprannome, o sapeva quello o era un problema rintracciarla, e così dicendo si rivolse verso i suoi clienti, che nel frattempo come un tutt'uno si erano zittiti e girati verso quello "straniero". 'L ragionier ripetè¨: - "Braida Ida", Ida... ci pensò su ancora qualche istante: - A n' sirà mica la Ida d'la Bastarda ? Marco pensieroso replicò: - Chi ? so ma' del Sciacal ? E', al po' esser. Lo straniero più che risentito sbottò: - Come vi permettete di offendere la Braida? E' mia parente. A questo punto il Ragionier rivolgendosi a Babuina chiese: - T'a 'ntes ? second tè, che Ida a le'? A l'ha mica un fì(d)giol chi son il piano ? -No/fu la risposta. - Adora.... a le' a là, la Ida d'la Bastarda. Lo sdegno avvampò negli occhi del malcapitato, con la voce stizzita gridò : - Vi denuncio tutti. Dovete smetterla di offendere la gente. 'L Ragionier si alzò in piedi a prendere le difese di quello sconosciuto. - la rascion... è ! Mo' a le'ora d'f n'irla. Braida Ida ha detto, (passando dal dialetto all'italiano) Braida. ripetè ancora. -Ma, so ma' (riprendendo il dialetto e rivolgendosi ai suoi compari), so ma ', chi a le' ? - "La Bastarda". Dissero in coro. Lo videro allontanarsi che lanciava tuoni e fulmini, si guardarono tutti in faccia ed 'I Ragionier parlò per tutti: - Speriamo che doman a n 'arven un 'altr. Racconto tratti dal libro "UN ZIGHININ D'L'AVENZA" scritto da FRANCO MENCONI
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3645 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Ricette
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200 gr. di bianchi d'uovo (circa 7 bianchi) 400 gr. di zucchero semolato un pizzico di sale vaniglia, zucchero a velo. In una montatrice mettere tutti gli ingredienti escluso lo zucchero a velo e sbatterli per circa 12 minuti quando l'impasto sarà ben solido e montato imburrate una teglia con la carta da forno (sotto il burro sopra la carta) e con l'aiuto di un sacha a poche con bochetta rigata fare delle piccole meringhe. Mettere il forno di casa a 120° per circa 20 minuti. Mettere le meringhe in forno precedentemente spolverate con lo zucchero a velo e spengerlo senza mai aprire il forno. le meringhe vanno cotte a forno spento perchè devono asciugare. Nicochef
Venerdì 03 Giugno 2011 | 2081 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Personaggi
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Massimo Dazzi, classe 1969, è sicuramente un volto molto noto della nostra città . Istruttore di body building presso la palestra "Master Club", è conosciuto ai più con il soprannome di "Maìno". "E' un nomignolo nato ai tempi delle elementari" - ci spiega Massimo, non ricordandone precisamente le origini; ma, da allora, quel modo di chiamarlo lo accompagna come una carta d'identità . Oltre all'attività di insegnante in palestra, sbarca il lunario nel ruolo di buttafuori, lavorando nella quasi totalità dei locali della nostra zona. "Dal Duplè alle serate della September fest, far parte del servizio d'ordine non è mai divertente, e quasi ogni sera tocca muovere le mani!", racconta ripensando alla volta in cui vide spuntar fuori un coltello a distanza ravvicinata. L'attività sportiva di Massimo Dazzi, ha avuto un riscontro regionale partecipando a esibizioni di body building nel territorio toscano, oltre ad un'apparizione presso il nostro Palazzetto dello Sport, in concomitanza con i campionati di Full Contact. Veterano della pesistica, gli domandiamo un parere sulla realtà degli anabolizzanti: "E' un problema legato all'individuo, non certo alle palestre. Chi ricorre al doping, e ha l'abitudine a far uso di farmaci, lo fa indipendentemente da quale struttura egli frequenti". Grande (e grosso) amante dei viaggi, ha visitato tutta l'Europa, prima di sbarcare in Indonesia, Egitto, Cuba e Messico. Ma se gli si domanda dove desidererebbe vivere, non ha dubbi: in Brasile. Infatti, dopo un breve viaggio che si concede di solito nel mese di novembre, ogni anno non manca di presenziare al Carnevale di Rio. "Sarà il clima, sarà il samba che scorre nel sangue, ma la gente brasiliana sa godersi la vita, distante anni luce dai nostri ritmi forsennati". Palestra, viaggi, samba e passione per la Juventus: di certo, Massimo Dazzi è uno che ha saputo come trarre il meglio dalla propria vita. di David De Filippi
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3473 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Ricette
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1 mela cioccolato fondente liquore dolce si prende una bella mela della qualità che preferite, si toglie il torsolo agendo da una parte sola, si introduce un pezzetto di cioccolato fondente e si avvolge con carta stagnola, si mette in forno per la cottura. Si può arricchire il sapore al momento di servirla innaffiando con un liquore dolce. una variante consiste nel tagliare le mele a metà , scavare il torsolo, inserire il cioccolato, disporre in una teglia e spolverare con zucchero che caramellerà in cottura. postato da Kaa
Venerdì 03 Giugno 2011 | 2011 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Personaggi
Autore:Administrator
Indubbiamente, di lui potremmo dire che è un venditore di scarpe che fa ballare la gente? Ma non solo attraverso la vendita delle proprie calzature! Mirko Verona, commerciante (da tre generazioni) con la passione per il Musical, si è diplomato alla Scuola per Organizzatori Teatrali del Piccolo Teatro di Milano. Fin da piccolo racconta Mirko - mia madre mi faceva vedere alla Tv i film musicali americani. Ricordo BULLI & PUPE e LE FOLLIE DI ZIEGFIELD: ma la vera passione per gli spettacoli musicali è nata in seguito ad un viaggio a Londra. Mi capitò di assistere al musical GREASE e fu colpo di fulmine!. Motivo di orgoglio per Mirko Verona è l'aver portato a Carrara in qualità di regista gli spettacoli GREASE, 7 SPOSE per 7 Fratelli e per ultimo la MAGICA NOTTE DEI MUSICALS. Tutti interamente suonati e cantati dal vivo. Mi definisco un cacciatore di musicals continua Verona - Appena posso uso le mie poche ferie per andare alla ricerca di nuovi spettacoli. Mi muovo tra Londra, Amsterdam, Vienna e Amburgo e ricordo che proprio durante uno degli ultimi viaggi, mi sono sparato 8 spettacoli in 5 giorni! Musicals anche a colazione! Ambizioni? Certamente: riuscire a mettere in scena uno spettacolo senza limitazioni di budget, con il quale ottenere un tutto esaurito! di David De Filippi
Venerdì 03 Giugno 2011 | 4085 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Sport
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Domenica 4 maggio si è svolta ad Avenza la Festa della Primavera , iniziativa promossa da Circoscrizione, Pro Loco, Comune di Carrara e commercianti di via Giovan Pietro, via Gino Menconi e Piazza Finelli. L'iniziativa è partita con un motoraduno che ha avuto termine presso Piazza della Scuderia, dove i centauri hanno raccolto la Benedizione del parroco . Lo stesso don Lucio ha, poco dopo, ricevuto in donazione un'opera di Ottaviani destinata alla parrocchia di Avenza, alla presenza ufficiale del Presidente della Circoscrizione Lio Luciani, e del vice sindaco Andrea Vannucci. Il vice sindaco non ha mancato di sottolineare l'importanza di queste iniziative, soprattutto al fine di ricostruire un tessuto sociale aggregante, con lo scopo, semplice e allo stesso tempo importantissimo, dello stare assieme . Nel pomeriggio, lungo il percorso delle strade centrali, si sono svolte animazioni varie che andavano dal teatro di strada , a giochi circensi, da mostre fotografiche realizzate da alunni elementari a esposizioni pittoriche presso i giardini di Casa Pellini. La soddisfacente partecipazione del pubblico, ha portato gli organizzatori a pensare di ripetere la festa, ipotizzando come data per la Festa della Primavera avenzina, la prima domenica di maggio di ogni anno . Parlando con alcuni dei commercianti aderenti all'iniziativa è emersa la volontà degli stessi di voler risultare figura bilanciante la prossima apertura dell'Esselunga; se da un lato, infatti, ci sarà un grande magazzino alimentare, dall'altro sarà necessario rivitalizzare negozi e attività che allunghino la rete commerciale di Avenza lungo buona parte della sua estensione . Ma il successo più eclatante, superiore ad ogni più rosea aspettativa, è derivato dal motoraduno organizzato dal portale www.avenza.it. Cesare Micheloni e Roberto Ambrosini , ideatori del sito cittadino, sono entusiasti e stupefatti dall'adesione riscontrata. A metà mattinata, di fronte al campo sportivo di via Covetta, circa un centinaio di moto si sono messe in marcia per le strade della nostra città, percorrendo viale Galilei, viale da Verrazzano, viale XX Settembre e via Giovan Pietro; infine, giungendo ai piedi della Torre, hanno dato vita ad un potente ruggito metallico, quasi a volerla salutare con un rombo festoso . Splendido è stato il calore della gente , che sorrideva e applaudiva ammirata al passaggio del serpente di moto, snodato tra le vie locali. E altrettanto favoloso è stato lo stato d'animo dei partecipanti, indipendentemente dalle due ruote cavalcate: da moto d'epoca a "cinquantini", da Custom tutte pelle e borchie, a moto da strada, la sensazione era di dar vita a qualcosa di bello e mai visto in città. Una città che per alcuni istanti ha vissuto il mito del sogno americano, trasformandosi in un' "Avenza On The Road" . C'erano giovani, anziani, genitori con figli e anche qualche motociclista donna (con il moroso come passeggero) a testimonianza di come il guidare una moto non sia un piacere esclusivamente maschile. Tra i presenti, anche volti molto conosciuti ai motociclisti della nostra città. Sergio Calamari, noto addetto ai lavori, si è definito particolarmente soddisfatto dalla risposta della "sua gente", così come il presidente del MotoClub, Romano Pedinotti. "E' stato un bel raduno al quale abbiamo presenziato volentieri, da motociclisti di razza quali siamo" - spiega il presidente, e conclude promettendo una partecipazione ancor più copiosa, non appena il Motoclub troverà locali adeguati per la propria sede, magari proprio ad Avenza . Così, a ridosso della malinconica Torre di Castruccio, si è svolta la Festa della Primavera, tra le note del pianobar e degustazioni varie, ma questo sarà soltanto il primo di una serie di appuntamenti che animeranno la città . Da ricordare, infatti, un'estate all'insegna della cultura, tra cui serate caratterizzate da lirica di cartellone. (David De Filippi) Per scaricare le foto del motoraduno visita la sezione Immagini
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3230 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Ricette
Autore:Administrator
Farina acqua e sale salumi a scelta si prende farina acqua sale, si impastano fino a fare una pasta simile a quella del pane e si arrotola formando un cilindretto di circa un centimetro di diametro, si avvolge il cilindretto formato intorno ad un bastoncino e, tenendolo in mano accanto al fuoco si può avere a disposizione un ottimo pane istantaneo. Quando non siamo nei prati si può preparare il pane twist avvolgendolo intorno a bastoncini di legno ricavati da manici di mestoli di legno, sistemarli in una teglia rivestita di carta da forno e cuocere a fuoco forte. La ricetta si presta a molte varianti ottenute arricchendo l' impasto con salsiccia o altri salumi. postata da Kaa
Venerdì 03 Giugno 2011 | 2748 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Ricette
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1 pound ground sirloin 1 T. olive oil 1 large onion, chopped 5 garlic cloves, peeled and finely chopped or put through a press 5 stalks celery, sliced crosswise into thin crescents 1 16-ounce can Italian plum tomatoes, cut into ½" thick chunks, plus their juice 2 cans pasta-style tomatoes with spices 1 13-ounce can low-salt chicken broth ( I have used the powdered broth and fresh broth) 2 cups water 1 19-ounce can white cannellini beans, drained and rinsed well 1 19-ounce can kidney beans, drained and rinsed well 4 carrots, peeled and cut into thin matchstick strips Salt and freshly ground black pepper to taste Hot pepper sauce to taste ½ pound tubetti (small, tube-shaped pasta), cooked according to package directions and drained ½ cup chopped fresh parsley In a Dutch oven or soup pot, cook the ground beef over medium heat until browned, breaking it into bite-size chunks. Drain through a colander and discard the grease. Set aside meat. Add 1 T. olive oil to the soup pot, add the chopped onion and cook, stirring frequently, until the onion is translucent, about 5 minutes. Add the garlic and cook just until it releases its aroma. Stir in the celery and cook for a minute or two. Add the tomatoes and their juice, the chicken broth and water and bring to a simmer. Add the beans and carrots and return it to a simmer. Taste and season to your liking with salt, pepper, and hot pepper sauce. Stir in the cooked tubetti and parsley and let soup simmer until flavors are well combined, about 30 minutes. Serves 6-8 è scritta in inglese tanto per dare un tocco di esoticità ed internazionalità ad Avenza. Ricetta tipica di Pittsburgh postata da Flavio
Venerdì 03 Giugno 2011 | 2116 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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Cultura/Dialetto
Autore:Administrator
Quante i torbati i van al mar. pig i bò e va a lavorar. - Quante i torbati i van ai monti pig i libri e fa i conti.
Volt la luna d' g'nar martidì a le carnoval. - A t'aspet 'n ginoc'òn con un sach d' macaròn.
Marz mugnòn i pel la capra e 'l montòn. - F'brar curt curt ig'à pù ner che un turch.
Pù che t'l'arum e pù al puz. - Vilan fa l' tò m'ster.
Marz chi a la l' bel ganba i va d' scalz. - Dicenbra, davanti a s' scald a daldret a s'ncendr.
April, tut i di un bacil. - Solchi storti e sachi driti.
AI tir pù un pel d' moza che cent para d' bò.
A pasqueta un oreta. A S'ant'Antoni un ora bòna. Santa Maria cir'sòla d'invern a sian fora. Pfana pfania tut l' festa a s'n van via. 'L porch sporch ingras.
Pù ch't' gir e pù lupi t' tròv. - Senza lilleri non si lallera.
Chi lasc, lasc al gal. - Chi al va con un zop i 'npar a zop'car. 'N cunpagnia anch un frat i pig' mog'a. Fat i Santi i fichi ig'en di fanti.
S'an vegn a Sant'Andrea aspet'm a Natal che a t' darà 'l colp mortal. I van d'acordi come 'l can e 'l gat. La galina c'al cant a la fat l'òv. Anzi che gnent, marit vec. Chi al da reta al c'rved d'i altri 'l so i s'l pò frig'r. Dim chi a sòn e nom dir chi a ier. Se I' canpana al son'n p'r gnent a n' son'n. Al paes di guerci biata a chi a la un oc. I parenti ig'en i denti. I cusin ig'en i quatrin. Se t'nà t' magn se 'n t'n'nà t' mus.
Povra a c'l vilan ch'i n' pens ogi p'r doman. I corni i port'n frtuna ma nisc'un i li vò. La socetà a le bela dispra e dò ig'en tropi. 'L bòn ig'è bòn ma 'l meg i vinc. 'L bò i da d'l cornòn a d'asn.
L' sp'dal i fa lum a la c'esa. Se t'n ven da san scìmìn port'l aret ch'i ne bòn.
P'r i scemi a ni è m'dcina. Povra i pov'reti. Quant al piòv al piòv a ca d' tuti. L'erba al divent fen ma 'l fen erba i n'arven. Se t' vò aver un amich dai tut quel ch'i vò. A chi a n'n' sapev gnent i n'an dal trentani. 'L fred e la fama i fan n'scir 'l lup da la tana. di Giovanni Alibani
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3953 hits | Stampa | PDF | E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
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