Risultati 61 - 70 di 86

Storia/Personalità  di Avenza
Autore:Administrator
Nato ad Avenza il 13 maggio 1899, ucciso a Bosco di Corniglio (Parma) il 17 ottobre 1944, laureato in Economia e Commercio, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria. Negli anni della giovinezza aveva militato nel Partito repubblicano. Nel 1926, quando s'instaurò la dittatura fascista, Menconi decise di lasciare i repubblicani, per continuare nelle file del Partito comunista la lotta contro il fascismo. Espatriato in Francia, Gino Menconi fu mandato per due anni alla "Scuola leninista" di Mosca. Tornato a Parigi, vi rimase giusto il tempo di entrare a far parte dell'apparato clandestino comunista, che lo destinò al lavoro d'organizzazione in Italia. Menconi, arrivato clandestinamente a Napoli, si mise subito ad organizzare la diffusione di fogli illegali come L'Operaio Bolscevico, La Scintilla, Falce e Martello. Finito nelle mani della polizia con un gruppo di altri comunisti napoletani e deferito, era il 1931, al Tribunale speciale, il dirigente comunista fu condannato a diciassette anni di carcere. Ne uscì, per amnistia, sei anni dopo, ma fu subito confinato nell'isola di Ponza che lasciò soltanto dopo due anni, per essere posto in libertà  vigilata. Nel 1940, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, nuovo arresto per Gino Menconi e nuovo internamento a Ventotene. Nell'agosto del 1943, con la caduta del fascismo, Menconi riacquista la libertà  e riprende l'azione politica. Al momento dell'armistizio, il dirigente comunista si trova a Firenze. Vi organizza subito la lotta armata contro i nazifascisti e passa poi nel Parmense dove, nell'agosto del 1944, con il nome di "Renzi", diventa comandante della "Piazza" di Parma. Il 14 ottobre "Renzi" si reca a Bosco di Corniglio per una riunione di comandanti partigiani. Il 17, il gruppo è sorpreso, in seguito a delazione, da un reparto di SS germaniche. Menconi non riesce a mettersi in salvo. Spara sino all'ultima cartuccia poi, già  gravemente ferito, lancia la sua arma contro i nazisti. I tedeschi lo catturano, lo adagiano su una branda che si trovava nel locale della riunione, ma non lo fanno per curarlo: legano al letto il ferito, lo irrorano di benzina e lo fanno morire tra le fiamme.
Mercoledì 12 Ottobre 2011 | 4394 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
Storia/Storia di Avenza
Autore:Administrator
Le note che seguono sono tratte da Aldo Cecchini L'AVENZA, Celani, 1988. Segretario del Comune fu eletto Desiderio Menconi, il tricolore venne innalzato sulla fortezza Castruccio. Come primo atto il Comune proclamò l'annessione del suo intero territorio allo stato piemontese chiedendone protezione. Poi abolì la tassa sul grano, la famosa tassa sul macinato e proclamò il libero Comune di L'Avenza annesso alla Patria italiana. Il Governo Piemontese aderì alla richiesta di protezione e incaricò la Sovrintendenza di polizia di Sarzana di inviare a L'Avenza un presidio di cento Reali Carabinieri. Il 10 aprile 1848 i municipi di Massa e di Carrara organizzarono con l'ausilio dei parroci una votazione per l'annessione al Granducato di Toscana. Ma il Comune di Avenza non aderì perchè rimase fedele alla sua impostazione: Carlo Alberto Re d'Italia. Il 12 maggio 1848 Leopoldo II di Toscana decretò l'annessione di Massa Carrara al Granducato, ma il territorio di Avenza era sempre presidiato dai Carabinieri piemontesi. Dopo la sconfitta di Custoza di Carlo Alberto, avvenuta il 25 luglio, tra le clausole del successivo trattato di pace, fu inserito un passo che riguardava anche Avenza: il governo piemontese dovette accettare di condividere il presidio della cittadina con i Carabinieri Toscani.
Venerdì 03 Giugno 2011 | 14694 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione | Leggi tutto
Storia/Personalità  di Avenza
Autore:Administrator
  Alto prelato del 500, originario di Avenza. Giovanni di Galeazzo De Rossi iniziò la sua carriera ecclesiastica ad Ameglia di Romagna e, per le sue capacità riconosciute, fu chiamato a Roma dove dapprima fu cappellano della Cancelleria Apostolica, tra il 1539 e il 1543. In seguito, nel 1546, fu tesoriere della Dataria di Paolo III e, infine, dal 1550, tesoriere apostolico. Morto nel 1556 fu sepolto nella chiesa romana in Santa Maria sopra Minerva. Ha una strada dedica in Avenza (anticamente detta strada postale per Massa). Scheda sintetica P. Di Pierro  
Martedì 18 Ottobre 2011 | 4151 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
Storia/Personalità  di Avenza
Autore:Administrator
 GIOVAN PIETRO (Giampietro) d'Avenza (da Lucca). - Nacque verso la fine del XIV o al principio del XV secolo ad Avenza, presso Carrara; è citato nei documenti anche come Giovan Pietro da Lucca. Il cognome Vitali, con cui è indicato da alcuni studiosi moderni, è frutto di un'errata lettura del patronimico nel testamento, "Iohannes Pierus quondam Pieri Vitalis de Massa", che può essere interpretato tanto come "di Piero di Vitale", quanto come "di Piero Vitale", meglio che come "di Pietro Vitali". G. fu allievo di Vittorino da Feltre, alla cui scuola apprese il latino e il greco; F. Prendilacqua lo ricorda nella biografia del maestro con accenti lusinghieri: "summi ingenii, quo nemo rectius aut nostram aut Atticam tenuit elegantiam, diligentissimus latinitatis" (p. 95). Fu pure tra i discepoli di Guarino Veronese. Il Sabbadini lo identifica nello "Iampetrus", menzionato tra gli allievi del Veronese nella monodia in memoria di Manuele Crisolora composta dall'umanista triestino Raffaele Zovenzoni, anch'egli allievo di Guarino. Con maggiore certezza è lui il "Johannes Petrus Lucensis" ricordato tra i seguaci di Guarino nella Laudatio funebre composta da Ludovico Carbone; lo stesso Guarino compose un epitaffio nella sua morte (l'indicazione accanto al nome, "Zampetrus", della patria d'origine, Lucca, rende l'identità  sicura), nel quale lo ricorda per la conoscenza delle due lingue classiche. Nel 1445 G. era a Verona, dove si trattenne fino al 1450 o forse fino al giugno 1451. Di un insegnamento nelle scuole pubbliche di Brescia, dove sarebbe stato suo allievo Bartolomeo Uranio, notizia G. Liruti, ma non è confermato da alcuna fonte. Ben documentata è invece tale attività  a Venezia negli anni tra il 1451 e il 1456. Il 7 luglio 1446 il Maggior Consiglio della Repubblica di Venezia aveva deliberato l'assunzione di un maestro per istruire in grammatica e retorica i giovinetti che servivano nelle riunioni e nelle votazioni e l'altro personale della Cancelleria veneziana che lo desiderasse. Il 13 dic. 1450 fu nominato G., che successe a Filippo di Federighino da Rimini. A causa di un'infermità  (la salute malferma lo afflisse per tutta la vita), G. non potè tuttavia prendere servizio subito: fu sostituito per un semestre da Francesco Diana e cominciò le lezioni solo nel settembre 1451. Rimase in carica fino al 1456, con lo stipendio di 100 ducati d'oro.  
Martedì 18 Ottobre 2011 | 5025 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione | Leggi tutto
Storia/Storia di Avenza
Autore:Administrator
La nascita del borgo di Avenza affonda le radici nella notte dei tempi. Alcuni reperti dll'epoca romana trovati in diverse epoche la fanno risalire a quel tempo, come ansio sulla via consolare Aemilia Scauri da Pisa alla vicina Luni. Certamente nel medioevo assunse una funzione importante sul territorio. L'antica città  di Luni (sotto la guida dei Vescovi Conti) si andava estinguento, e la città  di Carrara prendeva vigore con la ripresa dell'estrazione del marmo. Avenza veniva a trovarsi in un crocicchio delle strade che scendevano dalle cave allo scalo marittimo e l'antica via Romana. Quest'ultima si modificava nel tempo tagliando fuori la defunta Luni per dirigersi nettamente verso Sarzana rimanendo tuttavia una delle arterie più importanti dell'Italia Medievale come via Romea, Francigena o Francesca, vera autostrada del medioevo. Per questi motivi, malgrado le cattive condizione della piana malarica che avevano contribuito all'abbandono dell'antica Luni, il borgo di Avenza resistette in quanto centro strategico, per cui fu incastellato e munito di fortezza, e commerciale in quanto emporio delle merci imbarcate e sbarcate (non solo marmo) ed in transito sulla Romea . Qui vi si riscuoteva la gabella , come ancora testimonia il vecchio nome di via Farini. Qui si effettuava il cambio dei cavalli della stazione di posta (alla scuderia). Le origini del commercio nel borgo sono quindi collegate intimamente al concetto di Avenza figlia della strada ( o meglio delle strade).
Venerdì 03 Giugno 2011 | 14317 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione | Leggi tutto
Video/Video
Autore:Roberto
FvlNL0A2G1Q
Giovedì 01 Agosto 2013 | 2700 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
Storia/Storia di Avenza
Autore:Administrator
La via Francigena,Franchigena,Francesca,Romea o Romana,piu' che un tracciato preciso seguiva un percorso,piu' che una strada era un intreccio di strade che,tuttavia avevano alcuni punti fermi di riferimento. Uno di questi era Avenza situata a meta' strada tra Luni e san Leonardo al Frigido (nel comune di Massa) A PONENTE di AVENZA l'antico tracciato della consolare Aemilia Scauri tirava diritto su Luni, piu' o meno sulla moderna via Campo d'Appio, declassata a stradello rurale nel Medioevo ma rivalutata e rifatta negli ultimi anni. Con l'impaludarsi della piana abbandonata,infatti ,si sposto' a monte nel tracciato attuale della via provinciale Avenza-Sarzana e sara' poi usata come via postale nell'evo moderno. Finche' Luni vivra' (XII secolo), continuera' comunque verso di essa con quella diramazione che oggi e' via del Parmignola ma sara' definitivamente declassata con l'affermarsi di Sarzana come nuovo centro di riferimento e sede vescovile. I due tratti ( che si dipartono all'altezza di Viale Galilei) sono quasi parelleli vicino all'odierno confine ligure, ma quello per Sarzana corre su un piano di terreno piu' alto scelto perche' meno soggetto agli allagamenti.Due ponticelli (di cui uno ancora in piedi l'altro distrutto nel 2000) testimoniano il curioso andamento.
Venerdì 03 Giugno 2011 | 14253 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione | Leggi tutto
Cultura/Libri su Avenza
Autore:Administrator
  Autore Giovanni Alibani Unione tipografica Piacentina Pubblicazione 1973
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3150 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
Cultura/Libri su Avenza
Autore:Administrator
 Autore Aldo Cecchini Fotografie della collezione A.Corsi g.c. Foto Brizzi Prima edizione Aprile 1997 Editore Celani
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3160 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione
Cultura/Libri su Avenza
Autore:Administrator
Autore Franco Menconi Francesco Rossi Editore Prima edizione Marzo 1999
Venerdì 03 Giugno 2011 | 3511 hits | Stampa | PDF |  E-mail | Dati non corretti? Inviaci la tua segnalazione

<< Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Succ. > Fine >>

Pagina 7 di 9


Powered by AlphaContent 4.0.18 © 2005-2025 - All rights reserved
Copyright © Avenza sul web
Designed by Ambros
Copyright © 2025 Avenza sul web. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.
Amateur babe be naughty with rubber dildo and squirts. 4K. Latina phat ass scatnude.com